MODENA – Da una promozione che avrebbe dovuto riportare entusiasmo a un pasticcio che rischia di diventare un esilio. La vicenda del Volley Modena femminile, promosso in Serie A2, è diventata un romanzo dell’assurdo che fotografa bene le difficoltà, le divisioni e i nervi scoperti dello sport modenese.
La storia parte con il sogno del ritorno al PalaPanini, quello che un tempo meritava l'appellativo di “Tempio della Pallavolo”, ma si trasforma subito in un braccio di ferro con Modena Volley, gestore dell’impianto, che - di fatto - non vuole ospitare una società terza e vara addirittura un proprio progetto femminile per riempire gli spazi. Solo il tempo dirà se è qualcosa di più concreto di una operazione per riempire gli spazi.
Il Comune entra in scena, individua il PalaMadiba, investe circa 100.000 euro di fondi pubblici per renderlo idoneo e partecipa alla presentazione ufficiale con sindaco e assessori, foto di rito, strette di mano, sorrisi (forse di circostanza) e promesse.
Poi, la doccia fredda: alla scadenza del 20 settembre la documentazione di omologazione non è pronta. Mirco Muzzioli - patron del club femminile - corre a Rubiera (provincia di Reggio Emilia), prenota spazi al PalaBursi e ottiene una deroga dalla Lega per giocare lì le prime partite. La notizia, scoperta e data per prima da TRC, l'emittente televisiva cittadina, rimbalza su tutti i media locali e perfino nella chat stampa di Modena Volley maschile, quasi che il club maschile volesse rimarcare che i dubbi manifestati in estate sulla gestione del club femminile erano tutt’altro che campati in aria. Mancanza di eleganza o meno il risultato è uno solo, un putiferio. Il gestore del PalaMadiba (Franco Culcasi, dopo un mese di agosto impiegato a rincorrere fornitori e quant'altro per velocizzare i lavori di allestimento del palazzetto) denuncia la mancanza di un contratto siglato da Volley Modena. Il Comune parla di “rapporto di fiducia rotto” e chiude ogni dialogo con un comunicato stampa netto solo sulla base di quanto letto sui giornali anche se ci si interroga a cosa serviranno ora i 100.000 € spesi per "rispondere al meglio, con risorse pubbliche, senza gravare sul bilancio di una società, il Volley Modena, neo-promossa in Serie A2"... "lavori pubblici, che hanno interessato e stanno interessando il PalaMadiba".
Come in una commedia all’italiana, pochi giorni dopo la data del 20 settembre fissata dalla Lega Pallavolo arriva la certificazione che il PalaMadiba è agibile per 596 posti. Ma ormai il clima è da resa dei conti. La Lega sembra pronta a concedere un’ulteriore proroga al 20 ottobre, mentre l’esordio casalingo del 12 ottobre si giocherà (si dovrebbe giocare, il Comune garantirà ancora quell'impegno?) al PalaPanini solo per commemorare Barbara Siciliano, ex atleta del Volley Modena negli anni '90, prematuramente scomparsa in estate.
Il nodo centrale resta irrisolto: ad oggi, 25 settembre, nessuno sa dove giocherà davvero il Volley Modena dopo quella data. Se il Comune non riaprirà il dialogo (chiuso forse con eccessiva fretta, quasi dando l'impressione di voler cogliere l’occasione per troncare un rapporto che forse non era mai stato del tutto voluta) e il gestore del PalaMadiba resterà fermo sulla sua posizione, l’esilio a Rubiera potrebbe diventare definitivo. Ma un trasferimento permanente comporterebbe anche questioni federali: cambio di provincia di gioco, parere dei comitati territoriali, intervento della Fipav. Non è una procedura semplice né immediata.
Da parte sua Mirco Muzzioli dovrà invece iniziare a fornire qualche garanzia alle parti iniziando con il siglare atti formali che impegnino il club femminile nei confronti dei gestori degli impianti o delle istituzioni, per evitare che i cittadini modenesi arrivino a chiedere conto dei 100.000 € già investiti nell'impianto modenese...
La morale? Una vicenda che fa sorridere amaramente. Una squadra che avrebbe dovuto riportare entusiasmo in città si trova senza una casa certa, con investimenti pubblici che rischiano di restare inutilizzati, comunicati incrociati e rivali storici che rilanciano la notizia come a dire “ve l’avevamo detto noi”.
Il volley modenese avrebbe bisogno di unità, programmazione e visione. Invece, per ora, ha regalato solo un grande pasticcio.
Unica raccomandazione: in tutto questo rincorrersi di documenti e comunicati, non trasformate in farsa la commemorazione di Barbara Siciliano. Chiudete, aprite, traslocate, osteggiate, non firmate... Fate quello che volete, ma non mancate di rispetto all'immagine dell'atleta.
LE TAPPE DELLA VICENDA VOLLEY MODENA – ESTATE/AUTUNNO 2025
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Giugno 2025: Volley Modena femminile promosso in Serie A2 dopo anni di Serie B e chiede di tornare a giocare al PalaPanini.
Giugno 2025: Modena Volley (gestore del PalaPanini) rifiuta l’ingresso di una “terza società” e rilancia un proprio progetto femminile rilevando una squadra di B2.
Luglio 2025: il Comune di Modena individua il PalaMadiba come sede di gioco; partono i lavori di adeguamento per portarlo a 500 posti.
- Luglio 2025: presentazione ufficiale della squadra al PalaMadiba, alla presenza di Sindaco e Assessori. Annunciata anche una gara-evento al PalaPanini in memoria di Barbara Siciliano.
Luglio 2025: la Lega Pallavolo Serie A Femminile ammette il club al campionato, con deroga per presentare entro il 20 settembre la documentazione di agibilità dell’impianto.
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20 settembre: documentazione per l’omologazione del PalaMadiba non pronta.
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10/20 settembre: Mirco Muzzioli individua il PalaBursi di Rubiera come sede temporanea, e la Lega concede deroga per giocare lì a inizio stagione.
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23 settembre: il Comune certifica l’agibilità del PalaMadiba per 596 posti (ma fuori tempo massimo).
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24 settembre: il Comune di Modena diffonde un comunicato durissimo: “rapporto di fiducia rotto, nessuna collaborazione futura”.
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24 settembre: Volley Modena replica, definendo la scelta di Rubiera cautelativa e criticando i toni del Comune.
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25 settembre: i giornali parlano di “stracci che volano”. Si vocifera di una proroga ulteriore concessa dalla Lega fino al 20 ottobre.
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12 ottobre: esordio casalingo previsto al PalaPanini, ma solo per la gara-evento dedicata a Barbara Siciliano. Dopo quella data, regna l’incertezza su dove si giocheranno le partite.
IN ALLEGATO
La prima deroga della Lega Pallavolo Serie A Femminile che concedeva al club il 20 settembre come termine ultimo per la documentazione legata al palasport
Il documento del 23 settembre della Commissione del Comune sull'agibilità dell'impianto.
Il comunicato stampa del 24 settembre del Comune di Modena che chiude le porte dopo gli articoli sui media modenesi.
Il comunicato stampa del 24 Settembre di Volley Modena










