TRENTO – C’è preoccupazione in casa Itas Trentino per le condizioni di Daniele Lavia, il cui recupero dall’infortunio alla mano si sta rivelando più complicato del previsto. A confermarlo è stato il direttore generale Bruno Da Re, visibilmente contrariato, intervenuto ieri in Sala Rusconi del CONI, come riporta l'edizione odierna del'Adige.
“Mi avevano detto che Lavia sarebbe potuto essere pronto per novembre, ma non sarà così” – ha spiegato Da Re – “Non sono un medico, ma ho capito che la situazione è più seria del previsto”.
Il giocatore calabrese, operato ad agosto dopo le fratture riportate alla mano, presenta un ritardo nella calcificazione, in particolare a livello del dito mignolo. Un dettaglio che potrebbe prolungare i tempi di rientro, complicando ulteriormente la gestione delle prime settimane di campionato per la formazione trentina.
“Il 23 agosto, quando mi hanno chiamato per informarmi dell’infortunio, sono cambiate le prospettive della nostra stagione” – ha ricordato Da Re, sottolineando l’impatto dell’assenza del fuoriclasse calabrese.
Il dirigente ha poi spiegato come l’emergenza stia influenzando anche la struttura tecnica della società: “Un giovane arriverà in prima squadra dalla Serie B, il che vorrà dire che in B salirà uno dalla C. A cascata, tutta la nostra attività subirà ripercussioni”.
Infine, Da Re ha annunciato l’intenzione di aprire un confronto con la Federazione per chiarire le dinamiche legate all’infortunio: “Se faremo un contenzioso con la Federazione? Certamente, ma speriamo di poterlo risolvere con un accordo, senza dover finire davanti a un giudice”.