MODENA - Il pagellone di "Time Out", 2 puntata
Il pagellone della settimana della 3ª giornata di Superlega

CT della Nazionale - voto/dopo Grace
Il dopo Fefè, quando mai sarà (anche se c'è chi aveva avuto mal di pancia prima del mondiale), ha già un nome e anche un volto: è quello di Grace, uno dei gatti del CT azzurro bicampione del mondo (anzi, penta-campione del mondo, due da CT e tre da giocatore). Pare infatti che questa gatta abbia già preso parte alla stesura delle convocazioni degli ultimi due Mondiali, dicendo anche la sua (seppur inascoltata dal CT). Grace poi, fedele alla moda dei gattini online e raccoglie persino più gradimento nelle immagini social di De Giorgi rispetto alle immagini in cui il Ct posa con il Presidente della Repubblica Mattarella. Problemi istituzionali o no, pare che l’Italia del volley abbia già un nuovo CT… peloso.

Edi Dembinski - voto Impresa.
Una vera rivelazione per il pubblico della Superlega. Dopo essersi fatto notare come bordo campista ai Mondiali maschili e femminili, dove aveva già dimostrato un’empatia fuori dal comune con atleti e atlete, Dembinski ha debuttato come telecronista del volley. La sua capacità di portare freschezza e sintonia con il mondo della pallavolo è stata una piacevole sorpresa. Una bella scoperta ai Mondiali, una conferma anche per il campionato: finalmente un innesto interessante per la Superlega. Ha tenuto a bada anche la solita debordante voce tecnica. Impresa.

Modena - voto 28
Come le battute sbagliate che incidono, e tanto, sull’andamento della gara contro Perugia. Già successo con Milano, si ripete anche stavolta: in un palasport finalmente pieno (ma forse grazie all’effetto Sir), Modena regala troppo al servizio. Perugia ringrazia e vince senza forzare troppo, mentre Modena, se aggiusterà la mira, potrà davvero diventare una squadra fastidiosa per le big.

Angelo Lorenzetti - Mago Otelma
Angelo Lorenzetti dice di avere una sua favorita per lo scudetto, ma si augura che non sia così, lasciando intendere che non si tratta della sua Perugia. Lo fa anche per togliere un po’ di quella pressione che tutti continuano a mettere sulla sua squadra, come se a Perugia fosse tutto scontato e persino strappare un set contro di loro fosse già un’impresa. Il tecnico invita tutti a smetterla di fare pressione su Perugia, perché lui non dirà mai chi è la sua favorita e non vuole infastidire nessuno, ma nessuno deve infastidire il suo gruppo.

Fabio Soli - voto Esorcista
Il tecnico di Verona sembra davvero aver esorcizzato la "bestia". Quella che pareva una squadra con la coperta troppo corta, lasciando scoperto un lato o l’altro del campo, pare invece essere diventata un suo punto di forza. La possibilità di sovrapporre ruoli tra Keita, Darlan e un Sani pronto in panchina offre alla squadra una marcia in più. Siamo solo agli inizi, ma l'avvio è sicuramente positivo e Verona potrebbe presto essere più di una semplice sorpresa. I prossimi due turni di campionato, però, misureranno l’esatta entità del club scaligero Civitanova e Perugia l'aspettano al varco.

Reggers e Nikolov - voto 196 (100 e 96)
In questa fase del campionato, i riflettori sono puntati su due veri trascinatori: Reggers, opposto di Milano, e Nikolov, punta di diamante della Lube Civitanova. Con l’assenza di Cachopa e con il secondo palleggiatore Barbanti che affida molto del gioco all’opposto, Reggers si sta caricando Milano sulle spalle, dimostrandosi un punto di riferimento costante. Dall’altra parte, Nikolov, vice-campione del mondo, è uno degli uomini più affidabili di Civitanova. Sono i due migliori realizzatori del campionato in questo avvio. 
Classifica - voto Cocciante
“Era già tutto previsto”, verrebbe da dire guardando la classifica di Superlega dopo appena quattro giornate. Le squadre si sono già distribuite quasi esattamente dove ce le aspettavamo: in alto le favorite, mentre Padova, Cuneo, Monza, Cisterna e Grottazzolina si trovano già a combattere nella parte bassa. Eppure, qualche nota fuori spartito c’è: Modena è un po’ più in alto del previsto, Milano un po’ più in basso, e entrambe dovranno trovare i loro equilibri. Insomma, la musica è partita, ma non tutto è scritto fino in fondo.











