Superlega | 07 maggio 2025, 23:47

Fumata Bianca: Trento campione! Michieletto il nuovo "Pontefice" del volley italiano

Luca Muzzioli

Lo Scudetto numero 6 illumina i 25 anni del club

Fumata Bianca: Trento campione! Michieletto il nuovo "Pontefice" del volley italiano

FINALE GARA4
Cucine Lube Civitanova - Itas Trentino 2-3
(25-21, 26-28, 17-25, 25-20, 9-15)
Cucine Lube Civitanova: Bottolo 19, Chinenyeze 7, Lagumdzija 8, Nikolov 23, Gargiulo 9, Boninfante 6, Loeppky 0, Bisotto 0, Balaso (L), Hossein Khanzadeh 0, Dirlic 6. N.E. Tenorio, Orduna, Podrascanin. All. Medei.
Itas Trentino: Kozamernik 7, Sbertoli 2, Michieletto 22, Resende Gualberto 8, Rychlicki 12, Lavia 13, Garcia Fernandez 0, Laurenzano (L), Bartha 0, Acquarone 0. N.E. Bristot, Pesaresi, Pellacani, Magalini. All. Soli.
ARBITRI: Zavater, Simbari, Carcione.
NOTE - durata set: 27', 36', 27', 27', 18'; tot: 135'.

CIVITANOVA - Trento è campione d'Italia, 6° scudetto per la società trentina che vince gara4 a Civitanova contro una Lube bella e battagliera dal futuro assicurato.

Qui nelle Marche, vecchia terra pontificia, è fumata bianca, come i colori della maglia della squadra di Fabio Soli.  A guidare la squadra al tricolore è Alessandro Michieletto, consacrato MVP delle Finali Scudetto, eletto pontefice della pallavolo italiana: 22 punti, 67% in attacco, 2 ace, 2 muri.

Michieletto pontefice del volley italiano


Intorno a lui una prestazione corale, con Daniele Lavia (13 punti) e Kamil Rychlicki a completare un reparto offensivo che ha saputo trovare soluzioni, personalità e lucidità nei momenti chiave.

È il titolo della continuità e del coraggio, costruito set dopo set anche lontano da casa, suggellato da una squadra capace di chiudere i conti in trasferta, dove l’impresa vale doppio. Per Fabio Soli, tecnico all’ultima panchina gialloblù prima del passaggio a Verona, è un trionfo pieno, come fu per Angelo Lorenzetti nel 2023. 

La Lube esce sconfitta ma con onore: lotta fino alla fine, tiene viva la gara per cinque set, mostra orgoglio e solidità, e pone le basi per un futuro che parte da una struttura già competitiva. Ma questa è la notte di Trento. E di uno Scudetto che celebra al meglio un quarto di secolo di grande pallavolo.

ROTAZIONI
Civitanova: Bottolo, Chinenyeze, A. Lagumdzija, A. Nikolov, Gargiulo, Boninfante; Balaso (L)
Trento: Kozamernik, Sbertoli, Michieletto, Flavio, Rychlicki, Lavia; Laurenzano (L)

LA PARTITA - 1° set - In gara 4 della finale scudetto, la Cucine Lube Civitanova conquista il primo set con il punteggio di 25-21 e si porta avanti nella partita, decisa a pareggiare la serie contro Trento, avanti 2-1 nel conto complessivo. L'avvio è equilibrato, ma i padroni di casa trovano il primo allungo grazie a Bottolo (ace, muro e attacco) e agli ace di Nikolov. Michieletto tiene a galla Trento con una serie di giocate di classe, ma la Lube accelera nel cuore del set con una serie di break decisivi firmati da Lagumdzija e dallo stesso Nikolov, autore di 8 punti complessivi (5 in attacco, 2 muri, 1 ace). Il servizio di Civitanova risulta più incisivo (2 ace e 6 errori contro 1 e 2 di Trento) e l’efficacia a muro fa la differenza (4 punti contro zero). Nonostante i tentativi di rientro trentini, il set si chiude con un mani out vincente di Boninfante. Lube superiore in attacco (17 a 10 i totali) e più cinica nei momenti chiave.

2° set - Il secondo set di gara 4 vive sull’altalena dell’equilibrio e si chiude con un epilogo amaro per la Lube, che spreca un vantaggio iniziale di 5-1 e viene rimontata da un’Itas Trentino più lucida nei momenti chiave. Dopo un avvio convincente con attacchi incisivi di Gargiulo, Lagumdzija e Nikolov, i padroni di casa si inceppano sul turno di servizio di Rychlicki, concedendo il 9-9 anche a causa di 4 errori gratuiti. Il servizio cala di efficacia e le ricezioni difettose, soprattutto su Michieletto, diventano decisive nel finale. La Lube si rialza con l’ace di Lagumdzija per il 20-16, ma Trento reagisce con Michieletto, che propizia la rimonta (ace del 23-22 e poi 23-24). Si lotta punto a punto fino al 26-28: Lavia e Kozamernik (muro decisivo su Gargiulo) firmano il pareggio nel conto set.

Dal punto di vista statistico, Trento è più cinica: 3 muri contro 1, solo 1 errore in attacco (contro 7 della Lube) e 14 punti arrivati da errori avversari. Michieletto (5 punti), Rychlicki e Lavia guidano l'attacco gialloblù. Civitanova si affida ancora a Nikolov (6 punti, con 2 ace) e Bottolo (5 punti), ma non basta a contenere la rimonta ospite.

3° set - Dopo un avvio equilibrato (5-5), è il turno di battuta di Lavia — con anche un ace — a scavare il primo solco (5-8). La Lube riesce a ricucire sul turno di Boninfante (8-8), ma Trento si dimostra più continua nella fase break: Sbertoli e Kozamernik firmano il 13-15, poi è Michieletto a spingere fino al +4 (14-18) sfruttando una difesa di Lavia.
Il muro trentino si fa sentire su Lagumdzija (14-19), mentre Sbertoli trova due ace consecutivi nel finale (15-23) che indirizzano il set verso la chiusura. Civitanova non riesce a incidere al servizio (1 solo ace, 6 errori) e non realizza alcun punto a muro nel set.
Trento mostra grande solidità, con 4 ace e 1 muro e un attacco ordinato da 12 punti con zero errori. Lavia (5 punti, 2 ace), Michieletto e Kozamernik guidano l’offensiva. Nella Lube i migliori sono Nikolov (4 punti) e Chinenyeze, ma troppo poco per evitare il 17-25 che avvicina Trento al titolo.

4° set - Nel quarto set della sfida, la Cucine Lube Civitanova risponde con decisione, rimettendo la gara in parità. Medei cambia l’inerzia dell’incontro affidandosi a Dirlic, che ripaga la fiducia con 5 punti, tutti in attacco. L’inizio vede due ace consecutivi di Bottolo e gli attacchi efficaci di Nikolov e dello stesso Dirlic per il 10-8. Michieletto guida il rientro di Trento, ma è Gargiulo, protagonista di un parziale esaltante, a riportare avanti la Lube con attacco e muro su Lavia (16-14).

Il turno in battuta di Gargiulo spinge al massimo vantaggio (19-16), mantenuto poi da un Nikolov preciso dai nove metri (22-18). Lavia accorcia (22-20), ma Dirlic e Boninfante — quest’ultimo a muro su Lavia — riportano l’inerzia dalla parte marchigiana, prima del muro finale a uno di Bottolo su Rychlicki che fissa il 25-20.

Civitanova si impone grazie a un attacco più concreto (12 punti), 3 muri e 2 ace. Bottolo (5 punti totali) e Dirlic (5) trascinano, mentre Trento, pur con Michieletto e Flavio da 5 e 3 punti, fatica a tenere il passo. La finale scudetto va così a gara 5.

Juantorena per Dazn con Maria Pia Beltran e Fabio Soli

Nel tie-break l’Itas Trentino completa l’opera e conquista lo scudetto 2024/25, chiudendo la serie 3-1 contro la Cucine Lube Civitanova. Dopo un avvio punto a punto (2-2), la squadra di Fabio Soli accelera con un ace di Rychlicki e l’errore al servizio di Nikolov. Lavia firma il cambio campo sull’8-5, mentre Flavio sale in cattedra con un muro pesante su Dirlic per il 10-6.

Michieletto allunga con due attacchi consecutivi, e sul 13-8 il time out di Medei è solo un ultimo tentativo. Il punto decisivo arriva ancora da Rychlicki, che chiude sul 15-9 e consegna il tricolore a Trento.

Nel set decisivo, Trento è più precisa (7 punti in attacco, 1 muro e 2 ace), mentre Civitanova, pur con 6 punti in attacco, subisce troppo in ricezione e non trova soluzioni al servizio. Michieletto e Rychlicki (7 punti in due) sono i protagonisti finali di uno scudetto costruito con solidità e continuità.