Mondiale per Club | 08 dicembre 2025, 18:17

Mondiale per Club: Gabi, esclusiva Web Vôlei. "Los Angeles 2028 è il mio obiettivo. Dopo potrei tornare in Brasile: mi manca casa"

Redazione Volleyball.it

La schiacciatrice, "figlia del Dio della pallavolo", si racconta. "Conegliano? Tra dicembre e gennaio si discute del rinnovo"

Gabi, "figlia del Dio della pallavolo"

Gabi, "figlia del Dio della pallavolo"

SAN PAOLO (Polonia) - Capitana della nazionale brasiliana, stella del Conegliano e riferimento assoluto del volley mondiale. Per il tecnico italiano Stefano Lavarini è "la figlia del Dio della pallavolo". È Gabi Guimarães, rientrata in Brasile per guidare le Pantere nel Mondiale per Club in programma a San Paolo. Alla vigilia della torneo, la schiacciatrice ha raccontato il suo momento, le ambizioni future e il legame con Conegliano in una lunga intervista concessa al portale brasiliano Web Vôlei a firma dell'amico Daniel Bortoletto

"Dal Mondiale abbiamo capito che possiamo vincere"

Ripensando al bronzo conquistato dalla Seleção, Gabi parla di un risultato che vale più del colore della medaglia: "Sognavamo l’oro, ma quel podio è stato un premio a tutto ciò che abbiamo attraversato. È stata una conferma: possiamo competere per vincere, possiamo crescere ancora mentalmente e fisicamente. Da quel Mondiale ci portiamo la certezza che questo gruppo può ambire al massimo".

San Paolo e l’emozione di giocare il Mondiale "a casa"

La schiacciatrice rivela l’attesa che si viveva nello spogliatoio di Conegliano: "Le mie compagne mi chiedevano ogni giorno se davvero si sarebbe giocato in Brasile. Aspettavano l’ufficialità quanto i tifosi. Ora sono tutte entusiaste: il Brasile è un paese dove la pallavolo è una festa continua".

Tra le più emozionate c’è Bella Haak: "Non è mai stata qui e non vede l’ora di assaggiare la frutta tropicale. Le ho già preparato il brigadeiro, ne va matta. Ascoltiamo anche molto funk nel pre-gara… E poi Sillah vuole farsi intrecciare i capelli in hotel! Ma la più elettrica è proprio Bella: mi ha detto che forse non avrà un’altra occasione per giocare qui".

Social, critiche e autostima

Per Gabi, il giudizio esterno non è un problema nuovo, ma qualcosa che ha imparato a gestire: "La pressione interna è sempre stata più forte di quella esterna. Ciò che mi feriva di più era l’odio gratuito: leggere ‘odio Gabi’ senza un motivo. La terapia mi ha aiutato a capire che molte volte è un riflesso degli altri, non nostro. Sono sempre stata perfezionista, lo dice anche mio padre Bernardo. Alzo l’asticella in ogni cosa".

"Resto in Europa fino a Los Angeles 2028. Dopo, potrei tornare in Brasile"

La programmazione futura ruota attorno al ciclo olimpico: "Penso a breve, medio e lungo termine, ma il punto fermo è Los Angeles 2028. Voglio restare in Europa fino ad allora, perché i campionati più forti oggi sono in Italia e Turchia: ci sono i migliori allenatori, la Champions, il Mondiale per Club. È qui che posso crescere di più".

La nostalgia, però, si fa sentire: "Dopo Parigi avevo deciso di restare fuori dal Brasile ancora tre o quattro anni. Ora non sono più così sicura: mi manca casa. Dopo Los Angeles 2028 potrei valutare seriamente un ritorno in Brasile. Ne parlerei con i miei agenti, magari già dal 2029".

Sul futuro con Conegliano: "Ho ancora un anno di contratto. Le trattative per il rinnovo inizieranno tra dicembre e gennaio. Vedremo se resterò a Conegliano, se tornerò in Turchia o se cambierò squadra. Ma una certezza c’è: resterò in Europa fino alle Olimpiadi. E poi, chissà… il Brasile mi manca davvero".

Fonte: Web Vôlei – intervista esclusiva a Gabi Guimarães