A1 femminile | 17 aprile 2025, 17:09

Conegliano: Partenza col piede giusto nella serie Scudetto. Santarelli elogia l’Imoco ma avvisa, “Servirà ancora di più”

Volleyball.it+

Conegliano: Partenza col piede giusto nella serie Scudetto. Santarelli elogia l’Imoco ma avvisa, “Servirà ancora di più”

CONEGLIANO - La Prosecco Doc Imoco Conegliano fa sua Gara 1 della finale Scudetto contro la Vero Volley Milano, imponendosi con autorità tra le mura del Palaverde. Al termine del match, coach Daniele Santarelli ha commentato la prestazione delle sue ragazze, soddisfatto del rendimento complessivo ma già proiettato alla prossima sfida. 

Coach, cominciare le finali Scudetto con una vittoria così importante è senza dubbio il miglior modo di iniziare la serie.
"Sì, siamo partiti nel giusto modo, con una bella partita giocata in casa, una bella vittoria davanti a un pubblico meraviglioso. Credo si sia vista una bella Imoco: abbiamo lottato tantissimo, fatto set molto buoni. Un po’ di rammarico forse per alcune situazioni muro-difesa, dove siamo stati disordinati o abbiamo difeso troppo poco. Loro hanno un potenziale in attacco importante, può mettere in difficoltà chiunque. Su questo dovremo lavorare: poco tempo, ma dovremo fare degli adattamenti. In generale, però, abbiamo fatto molto bene in tutti i fondamentali, pochi errori, buona battuta, ottimo attacco. Forse potremmo usare di più i centrali, anche per dare respiro agli esterni, che oggi hanno fatto tutti un partitone".

Nel quarto set avete preso il largo, dopo tre parziali molto combattuti. Cos'è cambiato? "È il bello di una finale Scudetto, ci deve essere una pallavolo di altissimo livello. I parziali dicono che abbiamo vinto bene, ma è stata dura. Credo che abbiamo spinto sull’acceleratore nel momento giusto, soprattutto quando loro hanno iniziato a sbagliare un po’ in ricezione. Noi siamo rimasti lì, sempre sul pezzo, senza mai mollare. Ho detto alle ragazze di continuare a spingere, cercare i tocchi, alternare i colpi, perché così metti in difficoltà anche una squadra forte come Milano. Se caliamo in battuta o siamo meno ordinati in difesa, per loro diventa tutto più facile".

Paradossalmente, il quarto set — quello più dominato — è stato anche quello con più errori da parte vostra. "Sì, perché stavamo andando talmente bene che ci siamo rilassati. Non mi sono nemmeno arrabbiato, capivo il momento. È stato il set con più errori, ma in generale ne abbiamo commessi pochissimi. È stata una partita davvero stellare sotto questo punto di vista: un solo errore in attacco su 122. Numeri stellari. Magari vederli sempre".

Una delle chiavi sembra essere stata la forza del collettivo. Tutte le attaccanti coinvolte, tutte le difese distribuite. "Sì, ed è fondamentale. Noi siamo una squadra completa, dove tutti possono dare un contributo. Milano oggi si è affidata molto a Paola, che ovviamente è un terminale importantissimo, e senza di lei nel quarto set per loro è diventato più difficile. Da parte nostra, però, anche se i muri punto non sono stati tantissimi, abbiamo sporcato molto, e questo è altrettanto importante".

Proprio sul muro: tanti tocchi ma pochi punti diretti. Questione tecnica o scelta tattica? "Non è semplice murare giocatrici che prendono la palla così alta e tirano così forte. Era uno scontro fra le due squadre più fisiche del campionato. Quando gli attaccanti giocano colpi profondi e basta, fare muri punto è difficile. Dovevamo essere più bravi nei momenti in cui hanno giocato palloni sporchi: palla alta, pallonetti, colpi morbidi. Lì siamo stati un po’ disordinati, e dobbiamo migliorare. Ma se riusciamo a fare meno muri punto ma tanti tocchi positivi, va bene così".