NINGBO (Cina) - Sotto la guida di coach Jesus Cruz Lopez, la nazionale maschile di Cuba ha affrontato le 12 gare preliminari della Volleyball Nations League 2025 (6 vittorie e 6 sconfitte) mostrando le sue consuete caratteristiche: fisicità dominante, talento naturale e grande intensità nei fondamentali d’attacco. Tuttavia, sono emerse anche criticità gestionali e limiti nella tenuta tattica che ne hanno condizionato la regolarità.
I numeri della squadra
Cuba ha segnato complessivamente 920 punti contro 877 subiti, chiudendo la fase preliminare con un bilancio positivo, frutto di un attacco potente e di una buona presenza a muro. Il dato più rilevante è la distribuzione offensiva guidata da tre protagonisti...
Marlon Yant Herrera, schiacciatore, è stato il riferimento costante della squadra: ha giocato oltre il 93% dei set realizzando 244 punti, risultando tra i migliori marcatori dell’intera competizione; Jesus Masso Alvarez, opposto titolare, ha firmato 187 punti, confermando la tradizione cubana di avere opposti esplosivi e prolifici, e Concepción Rojas, centrale, ha contribuito con 114 punti, dimostrando buone doti sia in primo tempo che a muro.
Attacco e servizio: armi affilate, ma ancora grezze
Cuba ha chiuso con una percentuale d’attacco del 49% e un’efficienza offensiva dello 0.332, dati competitivi che confermano la pericolosità dei suoi attaccanti principali. La coppia Yant–Alvarez ha garantito volume, potenza e continuità, mentre le bande Lopez Castro e Suarez hanno offerto un buon supporto.
Il servizio è rimasto una delle armi principali: con un 5,6% di ace, Cuba riesce spesso a mettere sotto pressione la ricezione avversaria. Tuttavia, il 21.5% di errori al servizio è il prezzo da pagare per l'aggressività, e rappresenta un margine di miglioramento importante.
Punti deboli: ricezione instabile, costruzione incerta
Il limite principale di Cuba è la ricezione, con appena 41.4% di perfette: un dato che rallenta il cambio palla e rende il gioco troppo prevedibile. I liberi Garcia Alvarez e Camino Martinez si sono alternati, ma senza mai stabilizzare il fondamentale.
Anche il palleggio ha mostrato alti e bassi. Gomez Galves ha gestito buona parte dei set, ma il sistema offensivo è apparso spesso disordinato, con poca varietà e tempi non sempre precisi, soprattutto nelle fasi più concitate delle partite.
Conclusione
Cuba ha confermato il suo potenziale come squadra dal grande impatto fisico e offensivo. La qualità di Yant e Alvarez, unita al lavoro al centro di Concepción, rende questo gruppo altamente competitivo. Tuttavia, senza una ricezione affidabile e una regia più ordinata, il salto di qualità rimane complesso.
Consolidando la struttura tattica e migliorando la gestione dei fondamentali di seconda linea, Cuba potrebbe non solo sorprendere, ma anche ambire stabilmente alle semifinali internazionali.