PHUKET (Thailandia) - La Slovacchia - oggi alle 15.30 avversario delle azzurre (diretta Rai2) - si presenta come un’avversaria solida e compatta, reduce da un'estate positiva che l'ha vista chiudere al sesto posto nella classifica generale della European Golden League. Un cammino equilibrato: sei partite giocate, tre vittorie, altrettante sconfitte, nove punti conquistati, nove set vinti e dieci persi.
Punto di riferimento dell’attacco slovacco è senza dubbio Karin Sunderlikova. L’opposta ha chiuso la competizione come top scorer della squadra con 84 punti messi a segno nei 19 set disputati, mostrando buone percentuali offensive: 37,4% in attacco con un'efficienza del 18,7%. Solida anche al servizio con 6 ace su 55 battute (11%) e presente a muro con 8 block vincenti.
Complessivamente, la Slovacchia ha realizzato 317 punti nelle sei gare ufficiali, mostrando una fase offensiva concreta (39,1% in attacco con un’efficienza complessiva dello 0,231). La ricezione, elemento chiave nel gioco slovacco, si è attestata su un 49,9% di positività, gestita in larga parte dal libero Ema Magdinova (49,1% pos.) e dalle schiacciatrici Zuzana Sepelova (45,2%), Karolina Fricova (51,2%) e Karin Palgutova (50,2%).
Al servizio, la squadra ha trovato 30 ace su 402 battute, con una media del 7,7%, ma ha pagato qualcosa in termini di errori, ben 45 in totale. Proprio Palgutova è risultata tra le più pericolose dai nove metri, con 3 ace su 35 battute, anche se accompagnati da 7 errori. Occhio al suo turno di servizio: nelle fasi calde può diventare un’arma.
A muro, la produzione non è stata omogenea. Dei 45 muri di squadra, ben 14 portano la firma della centrale Tereza Hrusecka, che si è dimostrata il riferimento più affidabile al centro della rete. Più indietro le compagne di reparto: solo 4 muri per Ema Smieskova e 3 per Nina Wienand Herelova, entrambe poco incisive nel fondamentale.
Il sistema difensivo slovacco funziona piuttosto bene, con un’efficacia del 62,5% nel trasformare le difese in contrattacco, anche se solo nel 18,5% dei casi queste azioni si traducono in punto. In questo aspetto ha brillato la regista Barbora Kosekova, protagonista con 57 interventi difensivi, ben supportata dal libero Magdinova con 45.
Da segnalare infine il rendimento slovacco nelle fasi decisive dei set. Dopo il ventesimo punto, la squadra mantiene un attacco solido con il 42,2% di positività. In questa fase, la centrale Hrusecka diventa il bersaglio preferito delle alzate slovacche: 9 i palloni giocati, 7 dei quali messi a terra (77,8%). Discreto il contributo anche di Sepelova, che però ha chiuso solo 4 degli ultimi 10 palloni attaccati (40%).
Squadra ordinata, ben organizzata e con punti di riferimento chiari in ogni reparto. Da tenere d’occhio in particolare il servizio di Palgutova: 3 le battute effettuate nell’ultima uscita, con 2 ace diretti. Quando entra in ritmo, può fare male.