PallaVoto | 29 settembre 2025, 18:30

PallaVoto: Fefé da Oscar... Boom boom Bottolo. Anzani-LA28, Blengini e Nikolov voto 9

Alessandro Trebbi

PallaVoto: Fefé da Oscar... Boom boom Bottolo. Anzani-LA28, Blengini e Nikolov voto 9

FERDINANDO DE GIORGI voto OSCAR AL REGISTA NON PROTAGONISTA (© Doriano Rabotti): Cinque Mondiali in cui non è mai sceso in campo (non è vero, fu fondamentale nella semifinale col Brasile del 1998, ma ci serve da un punto di vista narrativo), eppure tutti vinti. Se non è classe questa, spiegatecelo voi, il concetto di classe.

ALESSANDRO MICHIELETTO voto MVP: L’Italia va avanti 2-0 senza che lui riesca a uscire dalla gabbia costruitagli intorno da Blengini, e così gli azzurri pagano il conto della fatica perdendo il terzo set. È l’inizio della fine? No. Michieletto torna a giocare da Michieletto. La Bulgaria rimane a 10. Quando si dice ‘attenersi ai fatti’.

MATTIA BOTTOLO voto MASS DESTRUCTION WEAPON: Tutti preoccupati dell’assenza di Lavia, quando negli arsenali di casa era pronta la nostra Bomba H, la nostra B53, il nostro Cannone Atomico M65. Una finale clamorosa per il talento della Lube. Uno per cui valeva la pena aspettare, esattamente come vale la pena aspettare la Pasqua per mangiare venticinque uova Lindt alle nocciole.

SIMONE ANZANI voto 2: Come i maledetti stop per i problemi al cuore, come le operazioni, come i ritorni e come, infine, i Mondiali vinti. Un ultimo punto che non sarà ultimo, perché scommettiamo che lo rivediamo a Los Angeles?

CHICCO BLENGINI voto 9: Una squadra giovanissima, con ancora tante lacune, fatta crescere in maniera esponenziale per arrivare a un passo dal tetto in una finale che l’ex ct azzurro aveva preparato in maniera perfetta. Il manico conta, sapete?

ALEKSANDAR NIKOLOV voto 9: Forse il vero mvp del Mondiale è lui, per come ha cantato e portato la croce, sempre col sorriso, e trascinato di peso i compagni, coi punti e con l’atteggiamento. A 21 anni.

LA POLONIA voto SAGRADA FAMILIA: Quindi. Quando la portiamo a compimento? Mai? Si costruisce di giorno e demolisce da sola ogni notte, ogni volta?

QUALE MONDIALE VALE DI PIÙ voto NUN ME ROMP’ER CA: L’annosa diatriba, spesso tra le righe di video e post social di addetti ai lavori che parteggiano più per il sesso che raccontano, ci ha davvero “ROTT’ER CA”, come diceva Gigi Proietti. Paragonare due Mondiali differenti, di due sport differenti come lo sono sempre le specialità declinate al maschile e al femminile, non solo è fuorviante ma anche deprimente. L’Italia femminile è la squadra più forte di tutte, e lo sta dimostrando a ogni occasione, passando sopra a difficoltà e avversarie, a tutto. L’Italia maschile non è la squadra più forte di tutte, ma l’importante alla fine dei conti è esserlo al momento giusto, no? Il livello delle avversarie conta abbastanza poco, quando si vince. Com’era che diceva quel ragazzo argentino là? Non è chi perde, che deve spiegare? 

JULIO VELASCO voto SONO TUTTI FIGLI MIEI: Il sacro seme (della saggezza pallavolistica, non fraintendete) si è sparso ovunque, dal 1990 in poi. De Giorgi di chi è figlio, se non di Julio? E Blengini, vice-campione del mondo e vice di Velasco a inizio carriera? Andrea Giani è comunque ancora per tre anni il ct campione olimpico in carica, e chi l’ha cresciuto? Senza contare che dove non arrivano i suoi adepti, Velasco ci si mette in prima persona. Quando il sacro seme affievolirà la sua fertilità, saremo tutti più poveri.

 

UROS KOVACEVIC voto 10: Secondo voi, perché il Mondiale non l’ha vinto la Serbia?