Mondiali | 03 settembre 2025, 17:20

Mondiali F.: Italia padrona. 34° vittoria consecutiva. Il 3-0 alla Polonia vale la Semifinale!

Luca Muzzioli

Le azzurre arrivano tra le migliori quattro del torneo iridato. Domani Francia - Brasile dirà quale sarà l'avversario della semifinale di sabato

Mondiali F.: Italia padrona. 34° vittoria consecutiva. Il 3-0 alla Polonia vale la Semifinale!

QUARTI DI FINALE
ITALIA - POLONIA 3-0 (25-17, 25-21, 25-18) - Tutte le statistiche

BANGKOK (Thailandia) - Un’altra prova di forza, un altro 3-0 netto. L’Italia femminile continua a marciare con sicurezza nel Campionato del Mondo in Thailandia, travolgendo la Polonia nei quarti di finale con una prestazione solida e corale. Dopo il successo altrettanto netto nella semifinale della VNL, le azzurre concedono il bis contro la squadra di Stefano Lavarini, mai davvero completamente in partita e forse in parte vulnerabile senza la regia di Joanna Wolosz, che quest'anno si è presa una estate di riposo dalla nazionale.

La Polonia ha provato a restare aggrappata alla partita, ma si è scontrata ripetutamente contro il muro azzurro, soprattutto con una Stysiak arginata e neutralizzata dalla difesa italiana. Il piano gara di Julio Velasco è stato applicato alla perfezione: grande attenzione sulle terminali offensive polacche, una fase difensiva di altissimo livello e una gestione del contrattacco estremamente efficace.

Ma il vero punto di svolta è stato nella capacità di non sbagliare: solo 11 errori diretti per l’Italia contro i 19 della Polonia, dato che fotografa la lucidità e la pulizia di gioco delle azzurre. Un dato che non sfugge nemmeno a Paola Egonu, che ha chiuso con 20 punti ma si è detta rammaricata per i suoi 2 errori personali, a conferma della mentalità affamata e perfezionista di questa Nazionale.

È una vittoria che vale doppio: certifica la 34esima affermazione consecutiva dell’Italia e l’accesso alla semifinale mondiale. Ora le azzurre restano alla finestra, in attesa di conoscere la prossima avversaria: domani si gioca Brasile–Francia, e l’impressione è che all’orizzonte possa esserci l’ennesima sfida ad alta quota con le sudamericane.

Sestetti iniziali
Italia: Orro, Sylla, Danesi, Egonu, Nervini, Fahr; De Gennaro (L)
Polonia: Jurczyk, Wenerska, Damaske, Korneluk, Stysiak, Łukasik; Szczygłowska (L)

La partita

1° set  - L’Italia parte con autorità imponendo da subito il proprio ritmo grazie a un muro invalicabile. Le azzurre mettono in difficoltà l’avversaria più attesa, contenendo efficacemente Stysiak, e scavano un margine di sicurezza già nei primi scambi.

La formazione di Lavarini, che ha scelto Paulina Damaske come titolare dopo la buona prova contro la Germania, non riesce mai a trovare continuità. Le azzurre mantengono un vantaggio costante di 3-4 punti, consolidato da un’azione lunghissima sul 12-7, chiusa da Stella Nervini con un intelligente mani-out dopo cinque attacchi per parte.

Protagonista in seconda linea è Myriam Sylla, spettacolare per intensità e precisione in difesa. In prima linea, Egonu si conferma leader offensiva, alternando colpi di forza e soluzioni lunghe con grande lucidità.

 

L’Italia domina il set in attacco e a muro, lasciando poche opportunità a una Polonia apparsa in difficoltà a trovare il ritmo partita.

2° set - L’Italia si prende anche il secondo set portandosi sul 2-0 in una frazione più combattuta, ma comunque controllata nella seconda metà. Le azzurre soffrono qualcosa in più rispetto all’avvio travolgente del primo set, ma approfittano di un numero elevato di errori al servizio delle polacche (ben 7, contro solo 1 azzurro) per piazzare l’allungo decisivo.

La Polonia alza il livello del gioco, con Stysiak, Korneluk e Lukasik protagoniste di una fase centrale aggressiva. Sul 12-12, la squadra di Lavarini sembra aver trovato ritmo, anche grazie all’ingresso di Aleksandra Gryka al posto di Jurczyk al centro. Ma proprio due errori consecutivi di Lukasik e Gryka regalano il break all’Italia: 16-14.

È il momento chiave del set. Le azzurre trovano un parziale di 7-1 che spacca il punteggio, complici le imprecisioni delle avversarie e la grande concretezza di Sylla, Orro, Egonu e Danesi, con quest’ultima rapida nel chiudere una palla vagante a rete dopo un blackout nella ricezione polacca.

Il time out di Lavarini sul 20-15 scuote parzialmente le sue, che accorciano fino al 21-19 con un ace di Wenerska, un attacco di Stysiak e un muro di Lukasik su Egonu. Ma è l’ultimo sussulto: Cambi entra per il doppio cambio e va subito al servizio sul 23-20, mentre Fahr mura Stysiak per il 24-20.

Il punto finale arriva con l’errore in battuta di Smarzek, appena entrata per il servizio in posto 2: l’Italia ringrazia e chiude il set 25-20.

3° set - L’Italia non si ferma e chiude il match con un netto 3-0, archiviando anche il terzo set contro una Polonia ormai alle corde. La squadra di Julio Velasco mostra carattere, lucidità e organizzazione, mentre le biancorosse cedono mentalmente sotto i colpi di un’Italia aggressiva e concreta.

Nel terzo parziale, Lavarini ripropone Jurczyk al centro, ma il copione non cambia. Lukasik prova a tenere a galla le sue (5-6), ma ogni minimo errore polacco viene immediatamente punito da un’Italia cinica: Sylla ed Egonu continuano a essere incisive, mentre Stysiak, dopo gli 8 punti del secondo set, sprofonda in una serie di errori, due consecutivi che valgono il 12-8 per le azzurre.

Il CT polacco corre ai ripari inserendo Smarzek per Stysiak, ma è Sylla a dominare la scena, inarrestabile in posto 4: 14-9. Trova spazio anche Czyrniańska, ma l’inerzia resta tutta azzurra. L’Italia cambia con il doppio cambio, Al centro con Cambi non trova subito la palla con Fahr (17-13), ma poi è una palletta di Nervini a ristabilire il distacco (18-13).

Giovannini entra al servizio e produce subito un punto con Fahr, che sfrutta la ricezione lunga della Polonia. Sul 20-15 arriva il time out di Lavarini, ma il gesto tecnico di Egonu, unito al contributo di Nervini e Fahr, sigilla il nuovo allungo.

 

I volti delle polacche si spengono, mentre l’Italia mostra compattezza e fame: è semifinale mondiale.