Mondiali | 03 settembre 2025, 12:02

Mondiali F.: Italia - Polonia, scopri le differenze....

Redazione Volleyball.it

Paola Egonu VS Malwina Smarzek nella semifinale di  VNL 2025, ultimo confronto tra Italia e Polonia

Paola Egonu VS Malwina Smarzek nella semifinale di VNL 2025, ultimo confronto tra Italia e Polonia

BANGKOK (Thailandia) - Italia e Polonia arrivano allo scontro diretto odierno (ore 15.30, diretta Rai2) con numeri che raccontano due stili di gioco differenti.

ATTACCO - Sul totale delle partite, le polacche attaccano molto di più (546 tentativi contro 382), ma con un rendimento meno incisivo: il 44,3% di positività e il 31,5% di efficienza. Le azzurre, pur con volumi inferiori, risultano più efficaci: 50% di positività e 38,5% di efficienza. Anche nei momenti caldi, dopo il ventesimo punto, l’Italia conferma la propria capacità di colpire meglio: 52,5% contro 49,1% di positività, con un’efficienza che sale al 44,1% contro il 36,4% della Polonia.

MURO - A muro le due squadre si equivalgono sul piano dei punti diretti (46 per la Polonia, 41 per l’Italia), ma le azzurre spiccano nella percentuale di tocchi utili, che arriva al 48,8% degli attacchi avversari contro il 44,1% delle polacche. Nei finali di set il trend si ribalta leggermente, con la Polonia che mantiene un’efficacia più alta sui tocchi (46,8% contro 42,4%).

RICEZIONE - La ricezione segna un’altra differenza importante. Le polacche hanno più volume (314 contro 183), ma la qualità premia l’Italia: 64,5% di perfette contro il 57% della Polonia. Anche oltre il ventesimo punto, le azzurre conservano un vantaggio (57,1% contro 51,7%), dimostrando maggiore solidità nella gestione della pressione.

LA BATTUTA - Il servizio offre un quadro ancora più netto. La Polonia ha battuto di più (408 volte contro 316), ha realizzato 27 ace (6,6%), ma anche commesso 36 errori. L’Italia ha trovato meno punti diretti (16 ace, 5,1%) ma con equilibrio: solo 25 errori, e soprattutto una percentuale più alta di battute che hanno portato a punto (50,3% contro 44,8%). Nei finali di set la tendenza resta simile: le due squadre hanno messo a segno lo stesso numero di ace (3), ma con errori molto più contenuti da parte delle azzurre (3 contro 7).

DIFESA - Infine, la difesa. La Polonia si distingue per quantità (270 palloni toccati contro 222), ma l’Italia mostra più efficienza. La percentuale di difese riuscite è leggermente superiore (81,5% contro 80,7%) e soprattutto più incisiva la trasformazione in punto diretto: 27,9% per l’Italia contro 25,6% per la Polonia. Nelle fasi oltre il ventesimo punto, le polacche difendono con maggiore precisione (84% di difese riuscite contro 75%), ma le azzurre restano più concrete quando si tratta di trasformare: 9 punti diretti a testa, con l’Italia che distribuisce meglio la costruzione (24 contrattacchi trasformati contro 20).

Il quadro complessivo restituisce due identità precise: la Polonia, più muscolare, che spinge in attacco e al servizio con alti volumi e rischi; l’Italia, più equilibrata e chirurgica, capace di mantenere percentuali superiori in ricezione e in attacco e di alzare il livello nei momenti decisivi dopo il ventesimo punto.