Mondiali | 03 settembre 2025, 01:16

Mondiali F.: Oggi l'Italia sfida la Polonia. Punti di forza e punti deboli del team di Lavarini

Redazione Volleyball.it

L'analisi delle 4 gare sin qui giocate da Stysiak e compagne nel Mondiale

Bomber Stysiak, 75 gare in 4 gare

Bomber Stysiak, 75 gare in 4 gare

BANGKOK (Thailandia) - Come ha sin qui giocato la Polonia di Lavarini, oggi alle 15.30 (diretta Rai2) avversario delle azzurre nei Quarti di finale? 

Nella prima fase del Mondiale, la Polonia femminile di coach Stefano Lavarini ha imposto il proprio ritmo con autorità e costanza, chiudendo le quattro partite in programma con altrettante vittorie.

Un percorso a tratti combattuto, come confermano i due tie-break con Germania e Belgio, e nessuna gara davvero netta, come dimostrano i due 3-1 con Vietnam e Kenya. È stato un cammino aspro, che ha messo in luce la solidità di un gruppo affiatato e tecnicamente ben strutturato. Nei 18 set disputati la nazionale polacca ha totalizzato 315 punti, concedendone appena 266 alle avversarie: un margine che racconta molto più dei semplici numeri.

A guidare l’attacco c'è stata l’opposta Stysiak, protagonista assoluta con 75 punti all’attivo. Non solo quantità ma anche qualità: il 46,7% di positività in attacco con una percentuale d'efficienza dello 0,311 sono numeri che la rendono un terminale pressoché immarcabile. Preziosissimo il contributo delle bande: Lukasik ha chiuso con 63 punti, mentre Czyrniańska ne ha firmati 45, entrambe sempre presenti nel sistema offensivo polacco. Al centro, Korneluk ha fatto la voce grossa con 55 punti e un rendimento tra i migliori del torneo per la sua posizione.

L’efficienza offensiva complessiva della squadra è stata del 31,5%, con una percentuale di attacchi vincenti del 44,3%. La ricezione, fondamentale chiave del sistema di gioco impostato da Lavarini, si è mantenuta su ottimi livelli: 57,0% di positività e una precisione media che ha permesso alle palleggiatrici – in particolare Wenerska – di variare costantemente le scelte. Proprio la regista ha messo insieme 10 punti, gestendo il gioco con lucidità e visione.

Anche il servizio ha dato segnali positivi, con 27 ace messi a segno su 408 battute, pari a un’incidenza del 6,6%. Le sbavature non sono mancate (36 errori al servizio), ma la capacità di mettere sotto pressione la ricezione avversaria ha più volte spostato l’inerzia dei set. A muro, la Polonia ha mostrato buone letture e tempi efficaci: 46 block vincenti, di cui molti messi a segno dalle centrali Korneluk  (16) e Stysiak (12).

Il sistema difensivo ha funzionato con grande equilibrio: 218 difese riuscite su 270 palloni toccati, per un’impressionante positività del 80,7%. Il libero Szczygłowska è stato un punto di riferimento costante, garantendo stabilità tanto in ricezione quanto in copertura: 86,4% di difese riuscite. Da evidenziare anche il dato sul contrattacco: la Polonia è riuscita a concretizzare il 64,8% delle sue transizioni, un segnale di freddezza e concretezza nei momenti chiave.

L’ultima nota, forse la più indicativa, riguarda la tenuta mentale nelle fasi decisive: dopo il ventesimo punto, l’attacco ha mantenuto una percentuale del 49,1% con un’efficienza che ha sfiorato il 37%, dimostrando che la squadra non solo sa costruire, ma anche chiudere. Un dato che fa la differenza nei tornei di alto livello.

In sintesi, quella vista finora è una Polonia sicura, matura e ben allenata. Capace di colpire da ogni zona del campo, con una struttura difensiva solida e un servizio che, se affinato ulteriormente, potrebbe diventare un’arma letale. 

IL CAMMINO DELLA POLONIA

Pool G

Polonia - Vietnam 3-1 (23-25, 25-10, 25-12, 25-22)

Polonia - Kenya 3-1 (25-17, 15-25, 25-15, 25-14)

Polonia - Germania 3-2 (21-25, 25-15, 19-25, 28-26, 19-17)

Ottavi di finale

 

Polonia - Belgio 3-2 (25-27, 25-20, 25-17, 22-25, 15-10)