Redazione Volleyball.it
BANGKOK (Thailandia) – Gettata nella mischia nei momenti più delicati della semifinale mondiale, Ekaterina Antropova ha risposto presente, lasciando il segno nella storica vittoria dell’Italia contro il Brasile. Al termine del match, l’opposta azzurra ha raccontato con lucidità e passione le sensazioni vissute.
"Sono sempre contenta quando riesco ad aiutare le mie compagne" – ha detto – "Oggi non è stata la nostra partita più pulita, ma sono davvero orgogliosa di tutte noi. Abbiamo messo in campo tutto quello che avevamo: cuore, denti, sudore. Non importava chi fosse in campo, eravamo tutte dentro quella partita, anche chi stava in panchina."
Un match vissuto con tensione fino all’ultimo pallone: "Non si sapeva chi avrebbe vinto fino alla fine. Credo che anche da casa, dai telecronisti, da chi era sugli spalti… tutti abbiano sudato con noi."
Sulla chiave di volta della partita, Antropova ha un’idea molto chiara: "Il Brasile a un certo punto sembrava averla in mano, ma quello è l’errore più grande: pensare di avere una partita finché non fischia l’arbitro. Noi non abbiamo mai abbassato la testa, non abbiamo mai mollato, e abbiamo continuato a giocarcela fino all’ultimo scambio."
Ora testa alla finale contro la Turchia: "Stasera ci accontentiamo e ci godiamo questa vittoria. Poi si recupera, si mangia qualcosa – anche se ormai è mezzanotte passata e abbiamo perso la cognizione del tempo – e domani si va in campo con l’obiettivo di non giocarla soltanto questa finale, ma di andarcela a prendere."
"Spero che siate orgogliosi di noi quanto lo siamo noi ad essere arrivate fin qui." – ha concluso con un sorriso.
