SEMIFINALE
ITALIA - BRASILE 3-2 (22-25, 25-22, 28-30, 25-22, 15-13)
Stats
Italia: 69 attacchi vincenti (su 201, 34,3%), 15 muri, 4 ace su 115 battute
(3,5%), 3 battute sbagliate, 19 errori totali
Brasile: 69 attacchi vincenti (su 178, 38,8%), 22 muri, 2 ace su 113 battute (1,8%), 12 battute sbagliate, 27 errori totali
Top scorer: Gabi (BRA) 29 punti con 27 attacchi e 2 muri; Antropova (ITA) 28 con 20 attacchi, 6 muri e 2 ace; Sylla (ITA) 21 con 19 attacchi e 2 muri; Rosamaria (BRA) 20 con 19 attacchi e 1 ace; Diana (BRA) 15 con 8 attacchi, 6 muri e 1 ace; Julia (BRA) 14 con 5 attacchi e 9 muri; Egonu (ITA) 11 con 10 attacchi e 1 ace; Nervini (ITA) 8 con 8 attacchi; Fahr (ITA) 8 con 5 attacchi e 3 muri; Bergmann (BRA) 8 con 6 attacchi e 2 muri.
BANGKOK (Thailandia) - L’Italia vola in finale al Mondiale femminile di Bangkok, firmando la sua 35ª vittoria consecutiva in gare ufficiali e confermandosi imbattuta dopo il trionfo olimpico e il doppio titolo di Volleyball Nations League ('24 e '25). Un risultato strepitoso per questo gruppo, che domani si giocherà l’oro contro la Turchia di Daniele Santarelli. Le azzurre ci arrivano pur senza aver disputato la loro miglior partita: contro il Brasile, l’avversario più forte affrontato sin qui, hanno sofferto e sbagliato, ma alla fine hanno trovato forza e carattere per imporsi al tie-break.
Analisi post-partita
Quella vista oggi non è stata la migliore Italia del Mondiale: la squadra ha sofferto, ha accusato il colpo negli infortuni (Fahr nel pre-gara, Orro in campo) e ha rischiato di piegarsi dopo set pesanti come il primo e il terzo. Ma ha saputo reagire, cambiare in corsa e soprattutto trovare forza di gruppo nei momenti decisivi.
Sylla è stata probabilmente la migliore in campo con 22 punti, Antropova ha offerto un contributo pesante con 25 punti, mentre Egonu, partita a rilento, si è ripresa fino a siglare il punto della vittoria. Dall’altra parte il Brasile ha avuto in Gabi la solita trascinatrice con 29 punti e il 44% in attacco, ma ha pagato le incertezze di Bergmann, in difficoltà soprattutto in ricezione.
L’Italia centra così una storica finale mondiale: domani contro la Turchia andrà in cerca dell’oro.
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Azzurre vincenti con un emozionante 3-2 al Brasile nella semifinale. Ora tutte le energie per il match decisivo!
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Sestetti iniziali
Italia: Orro al palleggio, Egonu opposto, Sylla e Nervini schiacciatrici di banda, Fahr e Danesi al centro, De Gennaro libero.
Brasile: Roberta al palleggio, Rosamaria opposto, Gabi e Julia Bergmann schiacciatrici di banda, Diana e Carol centrali, Marcelle libero.
La partita - Nel primo set l’Italia parte bene grazie agli errori al servizio del Brasile e ai primi colpi di Egonu, ma le verdeoro trovano subito ritmo con Rosamaria al servizio e con le giocate di Gabi, che spinge la squadra avanti 14-7. L’ingresso di Antropova porta una fiammata, ma l’ultima ricezione sbagliata condanna le azzurre al 25-22 brasiliano.
Il secondo parziale vede in campo Antropova dall’inizio e l’Italia ritrova equilibrio: Sylla firma l’8-5 e Danesi mura Gabi per il 19-16. Il Brasile ci prova con i doppi cambi, ma un attacco out di Bergmann e un errore al servizio di Rosamaria fissano il 25-22 per l’1-1.
Il terzo set è spettacolare e interminabile. Antropova mette a referto 14 punti, ma il Brasile fa la differenza a muro: 10 vincenti contro i 2 azzurri. Si va ai vantaggi, dove Rosamaria firma il sorpasso e il muro di Bergmann e Julia su Antropova chiude 30-28 per il 2-1 verdeoro.
Nel quarto set Velasco ripropone Egonu e Giovannini. Le azzurre soffrono all’inizio, ma ritrovano continuità con Antropova e soprattutto con il muro: quello di Fahr su Gabi vale il 19-15, mentre nel finale arrivano i punti pesanti di Giovannini e ancora Fahr per il 25-22 che rimanda il verdetto al tie-break. Curioso l’episodio del challenge a metà set dove il primo arbitro conferma che il tocco difensivo di capelli di Giovannini non è fallo, consegnando il punto all’Italia.
Il quinto set è una battaglia punto a punto. Le azzurre partono avanti 4-2 con Sylla, il Brasile risponde con Gabi, ma l’Italia sfrutta due errori avversari per salire 9-7. Si procede in equilibrio fino al 13-13, quando Sylla mette in difficoltà Bergmann in ricezione e Danesi ne approfitta per il 14-13. A chiudere è Egonu, che attacca sulle mani del muro e fissa il 15-13 che vale la finale.