BANGKOK (Thailandia) – Dopo una battaglia epica contro il Brasile, conclusa 15-13 al tie-break, Julio Velasco si presenta in zona mista con l’emozione ancora viva nello sguardo. L’Italia ha appena conquistato la prima finale mondiale della sua storia battendo per la prima volta il Brasile nella competizione. Ma il CT argentino sa bene che il cammino non è finito.
"È stata una partita difficilissima" – ha esordito – "Il Brasile ha giocato un match straordinario in difesa, ha fatto giocate incredibili anche a muro. Ma la chiave è stata che non abbiamo mai mollato. Mai. Ed è proprio questo che ha fatto la differenza."
Velasco evidenzia anche la gestione tecnica della gara: "Abbiamo usato bene i cambi, con il doppio cambio Gaia–Stella (Giovannini e Nervini, ndr), ma soprattutto abbiamo mantenuto lo spirito combattivo fino alla fine. È un successo che vale tantissimo, non solo perché ci porta in finale, ma perché è la prima volta che l’Italia batte il Brasile in un Mondiale."
Il CT sottolinea anche le difficoltà fisiche incontrate: "Fahr si è infortunata già nel riscaldamento, e anche Orro ha avuto un problema al ginocchio. Eppure hanno lottato in modo straordinario."
"È stata una partita talmente complessa che dovrò rivederla in video per analizzarla davvero. Vincere così è incredibile, ma è anche ciò che caratterizza questa squadra: non si arrende mai. Le ragazze continuano a lottare fino alla fine."
Impossibile, per lui, non fare un paragone con un altro grande momento della sua carriera: "Mi ha ricordato molto la semifinale dei Mondiali maschili del 1990 a Rio contro il Brasile, finita 15-13 al tie-break anche quella. Sono molto, molto felice."
Domani, contro la Turchia, c’è in palio un traguardo storico: il Grande Slam – oro olimpico, VNL e Mondiale. Ma il focus, ora, è sulla gestione delle energie: "La vera sfida adesso è riuscire a riposare. L’adrenalina è altissima e dobbiamo recuperare, dormire, resettare e prepararci per domani."
Poi il saluto finale, con il sorriso di chi ha appena scritto un’altra pagina indelebile della pallavolo azzurra.