OTTAVI DI FINALE
ITALIA – ARGENTINA 3-0 (25-23, 25-20, 25-22)
PASAY CITY (Filippine) - L’Italia supera la seconda partita da dentro o fuori e dimostra di essere cresciuta, soprattutto mentalmente, forse proprio grazie alla pressione già vissuta nell’ultima sfida del girone con l’Ucraina.
È un’Italia più ordinata, capace di sviluppare più gioco e di affidarsi al talento di Michieletto, vero trascinatore quando si accende. Ottimi gli spunti di Bottolo e Romanò, ma soprattutto va sottolineata la prova di Giannelli, capace non solo di chiudere primo e secondo set con freddezza ma di gestire con intelligenza e ritmo tutti i compagni. Gli azzurri volano tra le prime otto del Mondiale e proseguono la corsa di Manila, dove affronteranno la vincente di Belgio-Finlandia. Il meglio arriva nel momento giusto.
Sestetti iniziali
Argentina: De Cecco al palleggio, Kukartsev opposto, Palonsky e Vicentin schiacciatori di banda, Loser e Gallego centrali, Danani (presunto) libero.
Italia: Giannelli al palleggio, Romanò opposto, Michieletto e Bottolo schiacciatori di banda, Russo eGargiulo centrali, Balaso libero.
La partita - Nel primo set l’avvio è argentino con Palonsky e Vicentin a spingere sullo 0-3. L’Italia fatica a entrare in ritmo e De Giorgi spende il time-out sul 6-9. La rimonta passa dai muri: Russo e Michieletto fermano Kukartsev per il 9-9, poi Romanò mette il sorpasso stoppando Vicentin. Gli azzurri però sbagliano molto al servizio (13-15), prima che Michieletto si sblocchi in attacco. La difesa di Giannelli su Loser e il muro di Russo valgono il 19-18, fino al 24-22 con un’altra diagonale di Michieletto. Palonsky annulla il primo set point, ma è la difesa corale a lanciare la chiusura di Giannelli per il 25-23.
Nel secondo parziale Michieletto e Romanò partono forte, ma l’Argentina resta agganciata fino al 7-7 e passa avanti con il muro di Kukartsev su Bottolo (8-10). L’errore di Gallego innesca il break azzurro, chiuso dal 14-11 di Bottolo, e l’ace di Romanò vale il +4. L’Italia difende e contrattacca con lucidità: la palletta di Michieletto del 19-14 è il sigillo della fuga. Sul turno di battuta di Romanò, è ancora Giannelli a chiudere, trasformando in oro la slash per il 25-20 e portando gli azzurri sul 2-0.
Nel terzo set l’Italia parte avanti 8-6 con difesa e muro, ma l’ingresso di Gómez rilancia l’Argentina fino al 13-13. Gli azzurri però reagiscono: cambio palla di Romanò, ace di Bottolo per il 15-13, poi equilibrio fino al 19-19. Il muro di Gargiulo su Vicentin vale il 20-19 e dà il via al finale azzurro. Romanò firma tre ace consecutivi su Danani per il 24-20, l’Argentina annulla tre match ball ma è Bottolo a chiudere con un colpo di classe per il 25-22 e il 3-0.











