ROMA – Il trionfo mondiale dell’Italia non è stato soltanto sportivo. La finale dei Campionati del Mondo maschili, giocata ieri al SM Mall of Asia Arena e vinta dagli azzurri di Ferdinando De Giorgi contro la Bulgaria di Gianlorenzo Blengini per 3-1, ha fatto registrare numeri televisivi da record.
Sono stati 3.350.000 i telespettatori che hanno seguito il match in diretta su Rai 2, con uno share del 25,8%. Il picco di ascolti è arrivato intorno alle 13.55 con 4.162.000 spettatori (30% di share), a testimonianza di un interesse nazionale per la corsa degli azzurri verso il quinto titolo iridato. Anche il post partita ha raccolto numeri importanti, con 2.546.000 telespettatori e il 20,2% di share.
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(l.muzz.) - È un dato straordinario che 3-4 milioni di spettatori abbiano potuto sentire dire che Bottolo è il miglior realizzatore di ace del campionato, quando in realtà lo è Michieletto, o che Sbertoli sia “il leoncino di Segrate”, e altre banalità simili ripetute mille volte senza mai andare oltre la superficie.
Oltretutto è interessante apprendere da chi utilizza i microfoni Rai che non è giusto giudicare e analizzare giornalisticamente una Nazionale che fino a pochi giorni prima del Mondiale era finita sotto la lente delle attenzioni, anche federali, per un rendimento non del tutto convincente in VNL: con un gioco molto lontano dal livello visto nelle Filippine.
L'idea che si debba sempre vedere il "bicchiere mezzo pieno" trasforma un commento televisivo da giornalistico e analitico come dovrebbe essere, ad un eterno racconto da tifoso più adatto ai social media che al pubblico generalista di Rai2 (ma anche a quello del campionato prossimo su Raisport).
n.b. Più approfondito e giornalistico il lavoro fatto nei dopo gara tra interviste e studio.