Superlega | 12 maggio 2025, 23:58

Civitanova: Medei racconta la sua Lube. "Tornare era una sfida che non potevo rifiutare"

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Civitanova: Medei racconta la sua Lube. "Tornare era una sfida che non potevo rifiutare"

CIVITANOVA - Si è chiusa con l’ultima, affollata puntata di After Hours – La SuperLega di notte la quinta stagione del talk serale prodotto dalla Lega Pallavolo Serie A. Tra gli ospiti, anche Giampaolo Medei, tecnico della Cucine Lube Civitanova, che ha offerto una lettura sincera e lucida del percorso compiuto dai suoi: una stagione di riscatto, crescita e consapevolezza, culminata in una Finale Scudetto persa con onore contro la corazzata Trento.

"C’era diffidenza intorno al nostro progetto", ha spiegato Medei, sottolineando come inizialmente l’ambiente non fosse convinto della bontà delle scelte societarie: “La Lube è un club abituato a vincere e il cambiamento radicale aveva generato scetticismo”.

Lui, invece, aveva motivazioni profonde: “Tornare alla Lube era una sfida che non potevo rifiutare. Non avevo mai vinto con questo club e mi era rimasto qualcosa in sospeso”.

Il tecnico marchigiano ha ammesso che la squadra lo ha stupito: “All’inizio ho solo cercato di lavorare, eravamo condizionati da problemi tecnici, ma i ragazzi hanno creduto fin da subito. Ogni volta che cadevamo ci siamo rialzati con determinazione. L’esperienza negativa del Mondiale per Club è stata una scossa: da gennaio abbiamo cominciato a costruire davvero”.

Su Bottolo, Medei ha speso parole significative: “Non lo conoscevo, sono partito da zero. È cresciuto tanto, in tutti i fondamentali. È diventato centrale per noi, non avevo un altro schiacciatore, lui se n'è reso conto e ha assunto questo ruolo. È stato molto bravoNei momenti chiave non faceva quello che è riuscito poi a fare nella seconda parte della stagione, come in Gara 5 con Perugia che ha praticamente svoltato lui. Ha preso consapevolezza, fiducia nei propri mezzi.

Poi l’elogio alla Trentino campione: “Contro Perugia gli scambi si chiudevano in fretta, con Trento no. Difendono, coprono, rigiocano: ti portano all’esasperazione. In Gara 4 c’è stato uno scambio decisivo nel secondo set: noi tre occasioni, loro una. L’hanno chiusa. Questo è Trento”.

Infine, un passaggio su Fabio Giulianelli, patron Lube: “Ha cambiato tutto perché aveva bisogno di nuovi stimoli. E questa squadra glieli ha dati. È tornato a entusiasmarsi: dopo la Coppa Italia, in semifinale, anche in finale. Sperava in Gara 5 come noi. È rimasto il patron ambizioso di sempre”.