Superlega | 04 settembre 2025, 14:04

Civitanova: Cormio, “Duflos Rossi è un predestinato. E con la Catalogna costruiamo il futuro”

Redazione Volleyball.it

Beppe Cormio, GM della Lube

Beppe Cormio, GM della Lube

CIVITANOVA MARCHE – Giovani, talento e visione internazionale. Sono questi i cardini su cui Beppe Cormio, general manager della Lube Volley Civitanova, sta costruendo il presente e il futuro del club marchigiano. L’arrivo in biancorosso del 17enne Noa Duflos Rossi, reduce da un brillante Mondiale con la Francia U20, è solo l’ultima conferma di questa strategia.

"Noa è uno di quei ragazzi che si possono definire precoci" – racconta Cormio – "Ha vinto titoli nelle categorie U17 e U19 sempre con uno o due anni di anticipo rispetto all’età prevista. Quando l’ho visto giocare mi ha folgorato, ho subito cercato chi lo rappresentasse per avviare un percorso."

L’operazione, però, non è stata semplice, anche per un dettaglio tutt’altro che banale: l’allenatore del suo club in Francia è il padre. "Era complicato convincerli a lasciarlo partire. Non è stato un problema economico, ma affettivo e tecnico: Noa era il miglior giocatore di una squadra arrivata terza nella Serie A francese. Alla fine, abbiamo conquistato la fiducia della famiglia e del padre, che sa quanto sia importante questa opportunità per accelerare il percorso di suo figlio in un club prestigioso come la Lube."

Secondo il GM biancorosso, la forza attrattiva di Civitanova sui giovani è ormai un dato di fatto: "Oggi i ragazzi cercano club dove ci sia spazio per mettersi in gioco. Spesso si trovano davanti campioni affermati, ma in fase calante, e non è sempre facile avere spazio. Noi invece vogliamo creare possibilità concrete, vere."

In quest’ottica si inserisce anche una nuova alleanza con la Federazione Catalana: "Stiamo per firmare un accordo di cooperazione sul settore giovanile. Lì esiste un progetto chiamato Club Spagna, da cui è uscito anche Davide Norio. Ora da quel vivaio arriva Roger Monzó, un ragazzo di 15 anni che si sta già allenando con noi dopo essere stato il miglior giocatore della sua categoria ai Mondiali."

E conclude con uno sguardo al futuro: "Alla mia età dovrei pensare solo al presente, ai giocatori già pronti. Ma stiamo lavorando per lasciare un’eredità: chi verrà dopo di me troverà ragazzi che oggi sono prospetti, ma tra 4-5 anni saranno campioni."