PASAY CITY (Filippine) – Italia-Polonia è molto più di una semifinale mondiale. È il confronto tra le due regine del ranking FIVB, una partita che vale doppio: per l’accesso all’atto conclusivo e per il diritto di presentarsi come favorita assoluta al titolo. Chi passerà il turno troverà in finale la vincente di Repubblica Ceca-Bulgaria, sfida tra outsider che hanno sovvertito ogni pronostico.
La scelta della FIVB di distribuire le squadre nel tabellone senza rispettare fino in fondo le teste di serie ha creato un accoppiamento che sa di finale anticipata. Italia e Polonia, che negli ultimi anni hanno monopolizzato la scena internazionale – finale mondiale 2022 vinta dagli azzurri, Europeo 2023 e VNL 2025 vinti dai polacchi – si trovano così costrette a sfidarsi prima dell’epilogo.
Per l’Italia questa gara è anche un banco di prova tecnico e simbolico. Vincere significherebbe confermare la crescita mostrata nella fase a eliminazione diretta e, probabilmente, blindare la panchina di Ferdinando De Giorgi anche per il prossimo ciclo. Un ko, invece, riaprirebbe il dibattito sul futuro del CT.
Il percorso degli azzurri a Manila è stato in costante ascesa: dalla delusione per la finale persa in VNL a una serie di prestazioni convincenti nelle gare da dentro o fuori con Ucraina, Argentina e Belgio. Ora servirà il salto definitivo di qualità per tenere vivo il sogno del bis iridato.