MODENA - Si volta pagina...
Italia regina del mondo
L’Italia chiude un 2025 storico, campione del mondo sia al maschile che al femminile. Una doppietta che nella storia era riuscita solo all’URSS, ma in un contesto completamente diverso, quando il numero di nazioni competitive era molto più limitato. Oggi il valore è enormemente maggiore: due titoli che certificano la forza del movimento azzurro.
Il “sistema Italia”
Il doppio successo è la massima espressione di un movimento che, pur tra critiche spesso di parte e immotivate e osservazioni, gode di buona salute. Il cosiddetto “sistema Italia” ha dimostrato di saper costruire e programmare, con radici solide nelle giovanili. In un Paese a bassa natalità, riuscire ad allestire squadre giovanili di alto livello non è frutto della fortuna, ma di competenza e capacità organizzativa.
Le due facce dell’impresa
Il titolo femminile era atteso: le azzurre partivano favorite e hanno rispettato il pronostico. Dato comunque mai facile, anzi. Diverso il percorso della squadra maschile, arrivata con più dubbi che certezze dopo un’Olimpiade deludente e una VNL poco convincente. De Giorgi, messo sotto esame, ha saputo portare la squadra non solo in semifinale, ma fino al titolo. Raccontare dei dubbi e delle criticità di una squadra non significa criticare per la voglia di criticare, ma fare giornalismo: chi tace su questo confonde il ruolo con quello del tifoso. Anche se parla in un microfono a 4 milioni di telespettatori. Molti però erano su altre piattaforme perché il racconto alla "volemose bene" perpetrato troppe volte diventa stucchevole.
La Serie A femminile che riparte
Da lunedì riparte il campionato femminile, ancora una volta tra i più competitivi al mondo. Quasi tutte le grandi stelle internazionali giocheranno in Italia, con l’eccezione di chi ha scelto la lega statunitense LOVB e il manipolo di giocatrici in Turchia. Spicca il ritorno di Caterina Bosetti, ma anche le partenze verso Turchia di Orro e Sylla. La grande novità è l’ingresso del Fenerbahce, che ha acquisito il 30% del San Giovanni Marignano neopromosso. Un segnale del valore del nostro movimento, anche se non ci è ancora chiara la finalità. La stagione sarà anche la prima senza Master Group al fianco della Lega, che però ha già dimostrato di saper fare comunicazione e valorizzazione del prodotto.
La Superlega e i calendari internazionali
Quasi a fine ottobre toccherà poi alla Superlega maschile, condizionata però dalle scelte della FIVB. Lo stop imposto di tre settimane per il Mondiale ha costretto a spostare la prima giornata facendola diventare un turno infrasettimanale, distribuito tra lunedì e mercoledì, con danni economici e organizzativi. Forse è il momento che Leghe e Federazioni si presentino unite a livello internazionale, per evitare eccessi del movimento mondiale e pianificare con coerenza, soprattutto in vista di un futuro con campionati allargati.
Un anno da ricordare
Alle spalle lasciamo una stagione straordinaria: il Grande Slam di Conegliano, la Champions di Perugia, lo scudetto di Trento, i trionfi e le medaglie azzurre in VNL e Mondiale, senza dimenticare i tanti successi giovanili.
L'auspicio
L’auspicio è che anche i campionati nazionali sappiano mantenere questo livello, con la speranza che i media generalisti che oggi hanno riscoperto la pallavolo bella e vincente non vadano - come sempre - “in letargo” in autunno inverno e primavera. Alla fin fine, a seguire quotidianamente la pallavolo, restano sempre quelle due/tre voci specializzate: una presenza rara e preziosa, quasi come i panda. Salvaguardarle non è reato...











